Seguici
Iscriviti alla nostra newsletter

    Possiamo dare forma alla rivoluzione dei robot?

    Un esperto di robotica avverte i tecnologhi che dovranno considerare il modo in cui i progressi nell’intelligenza delle macchine sradicheranno i lavori.

    di Will Knight

    Nuove tecnologie sono destinate ad avere un profondo impatto sul mondo del lavoro e sulla società, ha detto il pioniere della robotica Rodney Brooks durante Solve, una conferenza che si sta tenendo presso il MIT in questi giorni.

    Brooks, un professore emerito del MIT ed uno dei co-fondatori della società di robotica iRobot, ha detto che i progressi rapidi minacciano di destabilizzare svariate aree del lavoro nel giro dei prossimi decenni (vedi “Un robot tira l’altro”). “Stiamo constatando la presenza di un tema comune”, ha detto Brooks, “ed quello della tecnologia digitale che sta cambiando la natura del lavoro”.

    La robotica gioca già un ruolo importante all’interno di un grosso cambiamento nelle assunzioni all’interno della manifattura, infatti. Nei prossimi anni, robot più sicuri, economici e intelligenti potrebbero stimolare un cambiamento nelle assunzioni in paesi come la Cina. Brooks ha fondato una società di nome Rethink Robotics che realizza un robot pensato per assolvere ad alcune mansioni attualmente eseguite a mano lungo le catene di montaggio (vedi “La rivisitazione del robot industriale”).

    Nel corso di Solve, scienziati e capi industriali di alto livello considereranno i trend che potrebbero influenzare l’abilità di milioni di persone di trovare un impiego rilevante. Sessioni mirate ad affrontare il problema includeranno il contributo di accademici come Erik Brynjolfsson, che ha ricercato il problema dell’innovazione digitale e delle assunzioni, ed Eric Schmidt, (la società precedente conosciuta come Google).

    Brooks ha comparato l’imminente ed esteso cambiamento tecnologico all’invenzione della sgranatrice di cotone – un dispositivo pensato per automatizzare il processo di separazione delle fibre di cotone dai semi.

    “Con quella invenzione una persona poteva produrre 20 chili di cotone al giorno invece di mezzo chilo”, ha raccontato Brooks. “Questo ha trasformato commercio del cotone negli Stati Uniti in una impresa di esportazioni mondiale, ed è stato discusso più volte che senza l’invenzione di questo macchinario non avremmo mai avuto la guerra civile, e la schiavitù sarebbe cessata ben prima”.

    Brooks si è detto colpevole egli stesso di concentrarsi sull’innovazione tecnologica piuttosto che sulle sue implicazioni sociali. Ha però aggiunto che è ormai sempre più chiaro che questo aspetto sia includere nel dibattito. “Le innovazioni tecnologiche possono avere severi impatti sulla società”, ha detto.

    (MO)

    Related Posts
    Total
    0
    Share