Secondo Reuters, il governo degli Stati Uniti vuole rivedere gli accordi con la piattaforma video di proprietà cinese TikTok, l’app virale che ha prodotto l’hit estivo “Old Town Road”, un video musicale con oltre 9 milioni di visualizzazioni.
di Angela Chen
TikTok è un social network in cui gli utenti creano e remixano brevi video su base musicale. Il sito in precedenza si chiamava Musical.ly ed è stato acquistato dalla società cinese ByteDance nel 2017. Come prima app straniera a diventare popolare negli Stati Uniti, è stato uno dei principali driver della cultura popolare, trasformando musicisti oscuri in stelle in cima alle classifiche e adolescenti in mini celebrità.
Allora, qual è il problema? Ci sono state segnalazioni sulla propaganda a favore dello stato islamico sull’app. Un’indagine di “The Guardian” ha mostrato che TikTok censura i video che non piacciono a Pechino, tra cui quelli sull’indipendenza tibetana.
Alcuni esperti temono che TikTok condividerà i dati degli adolescenti americani con il Partito comunista cinese o diventerà un canale di disinformazione controllato dall’estero. Tre senatori statunitensi – Marco Rubio, Chuck Schumer e Tom Cotton – hanno chiesto di aprire un’indagine. Ora il CFIUS, il Committee on Foreign Investment in the US, sta esaminando se l’acquisto di Musical.ly, avvenuto due anni fa, abbia rispettato le procedure previste dal governo.
Esistono diverse opzioni sui possibili sviluppi, a partire dal controllo dell’utilizzo dei dati da parte dell’azienda. ByteDance potrebbe anche essere costretta a vendere le sue attività negli Stati Uniti a un’azienda non cinese, così come è stato chiesto all’attuale proprietà di Grindr, in mano cinese, di vendere l’app perché gestiva troppi dati sensibili. Tik Tok è un’azienda molto più grande di Grindr, quindi potrebbe essere difficile trovare un acquirente, secondo Claudia Biancotti, professore ospite al Peterson Institute for International Economics.
Una delle opzioni sarebbe quella di vietare l’app per alcune categorie di persone, come il personale militare, o un divieto totale come quello che l’India ha emanato per due settimane ad aprile dopo che il governo del paese si è reso conto che i bambini erano esposti a contenuti sessuali. Questo tipo di divieto potrebbe però creare enormi contraccolpi, quindi è piuttosto improbabile che accada.
TikTok ha recentemente assunto esperti di diritto per sviluppare linee guida per la moderazione dei contenuti ed evitare che siano soggetti a possibili censure. L’azienda ripete che nessun dato sui cittadini americani è archiviato negli Stati Uniti e che il centro operativo è a Singapore e non in Cina. L’azienda, secondo Reuters, sta già portando avanti delle trattative con il CFIUS.
(rp)