Bitcoin ha raggiunto un limite di capacità che potrebbe ostacolarne i sogni di diffondersi nel mondo.
di Tom Simonite
Da più di un anno, ormai, le persone che utilizzano o lavorano alla moneta digitale Bitcoin discutono su come scongiurare l’incombente problema che, secondo alcuni dei capi della comunità, potrebbe distruggere l’intero sistema. Questa settimana il problema è diventato molto reale. Alcune persone ed imprese che fanno uso di Bitcoin hanno visto bloccati i propri fondi dopo aver cercato di trasferirli verso altri utenti.
Il problema deriva dal design di Bitcoin, che è in grado di elaborare al massimo sette transazioni al secondo. Questa settimana, la valuta, alimentata da una rete decentralizzata di computer operati da persone e imprese in tutto il mondo, ha raggiunto li suo limite di capacità. Si è così accumulato un insieme di transazioni arretrate (si dibatte sulla causa naturale o provocata di questo evento)
Mentre scrivevo questo articolo c’erano all’incirca 20.000 transazioni Bitcoin in attesa di essere elaborate. Alcune passeranno più in fretta di altre.
È possibile pagare una tassa di priorità per la propria transazione, ed alcuni software di Bitcoin la suggeriscono, o persino attuano automaticamente, al fine di velocizzare il processo. Gli utenti di software che non intervengono a questo modo sono rimasti tagliati fuori. Utenti individuali e imprese hanno lamentato ore o giorni di ritardo.
Non costa molto l’accesso prioritario. Un calcolatore online della società Bitcoin di nome 21 Inc. suggerisce un costo medio di appena sette centesimi di dollaro per transazione.
Il limite di capacità complessiva di Bitcoin resta comunque un grosso problema. Un possibile intervento a riguardo potrebbe essere attuato nel giro di qualche mese, ma aumenterà semplicemente la capacità. Un recente studio sul design di Bitcoin è giunto alla conclusione che occorrerà una revisione radicale, perché nessuna delle ipotesi avanzate finora può assicurare che il sistema operi su larga scala.
(MO)