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    Gli algoritmi di Amazon non trovano gli affari migliori

    Una ricerca dei prodotti più convenienti richiede una particolare attenzione ad alcuni minuti particolari nel modo in cui il portale rappresenta i prodotti.

    di Jamie Condliffe

    Gli algoritmi definiscono Amazon governando tutto, da quello che compare sulla homepage al modo in cui vengono imballati i prodotti. Una nuova indagine suggerisce, però, che i suoi codici non sono necessariamente abili nel gestire gli interessi economici dei clienti.

    Analizzando 250 prodotti comunemente acquistati, ProPublica ha determinato il processo con cui il rivenditore raccomanda i prodotti da acquistare. Il codice di Amazon posiziona i suoi prodotti, e quelli dei rivenditori più acclamati, in quella che è conosciuta come la Buy Box, una lista che compare con lo scopo di offrire acquisti convenienti.

    La facilità di questo sistema attira chiaramente diversi clienti: apparentemente, la maggior parte degli acquirenti acquista proprio i prodotti suggeriti. La differenza di costo fra la scelta operata dall’algoritmo e la versione più economica dei 250 prodotti più venduto sul sito, in media, è di $7.88, pari a una inflazione del 20 percento.

    Quando i clienti confrontano le opzioni utilizzando l’opzione “prezzo + spedizione”, il sito omette i costi di spedizione per i suoi prodotti e quelli dei venditori principali. Seppure questa omissione non rappresenti un problema se siete membri di Amazon Prime o spendete più di $49, casi in cui i costi di spedizione vengono coperti direttamente da Amazon, nelle altre circostanze i clienti si renderanno presto conto di dover coprire le spese di spedizione. Sommate le spese per la spedizione di ciascun prodotto, ed ecco che i prodotti scelti da Amazon scendono dalle prime fila della classifica. Amazon ha risposto a ProPublica dicendo che la sua “vasta selezione di prodotti, i servizi ai clienti di tutto il mondo e la spedizione rapida” sono valori altrettanto importanti per i clienti.

    Non è la prima volta che Amazon finisce sotto i riflettori per le sue pratiche commerciali. Una volta era stata colta a giocare con la prezzatura dinamica dei DVD, in seguito interrotta in risposta alle pesanti critiche. Più recentemente, l’implementazione del servizio di consegna rapida ha scatenato una disputa quando i membri Prime che risiedono in quartieri poveri o afroamericani hanno scoperto di essere stati lasciati in disparte.

    Presumibilmente, Amazon non ha fornito alcun dettaglio sul funzionamento dei suoi algoritmi a ProPublica. È possibile che nessuno, salvo il nostro conto in banca, scopra mai la verità.

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