L’intelligenza artificiale dovrà fare passi da gigante per giocare a un videogioco che richiede piani, stratagemmi e bluff per vincere.
di Will Knight
Il fatto che un computer abbia imparato a giocare a Go è senza dubbio sorprendente, ma se vogliamo veramente spingere i limiti dell’intelligenza artificiale dovremo insegnargli a condurre uno Zerg o preparare una trappola ai danni di un’0rda di navi Protoss.
StarCraft è un videogioco strategico ambientato nello spazio che presto potrà essere giocato anche dalle intelligenze artificiali. Blizzard Entertainment e Google DeepMind, la sussidiaria di Alphabet che si concentra sullo sviluppo di intelligenze artificiali, hanno recentemente annunciato il progetto di collaborazione.
Riuscire a insegnare a un computer come giocare a StarCraft II in maniera esperta significherebbe aver raggiunto un nuovo e importante traguardo. In questo gioco, i giocatori devono realizzare basi, raccogliere risorse ed attaccare gli avamposti nemici.
Per padroneggiare queste operazioni occorrono capacità affinate, acume strategico ed una buona dose di astuzia. È relativamente complesso dal punto di vista visivo, e i giocatori non sono sempre in grado di vedere quello che i loro avversari stanno facendo. Questo gioco dovrebbe quindi essere un luogo ideale per imparare ad imitare l’intelligenza umana.
Le modifiche a StarCraft II, l’ultima versione del gioco, saranno implementate a partire dal primo trimestre dell’anno prossimo, permettendo ai ricercatori di realizzare sistemi in grado di sperimentare, osservare e applicare altre tecniche di apprendimento all’avanguardia per migliorare il proprio stile di gioco.
La nuova interfaccia per StarCraft II limiterà le capacità dei sistemi di apprendimento automatico, come il numero di comandi che potranno eseguire al minuto, così da rispecchiare quelli impartiti da giocatori umani. L’interfaccia presenterà anche delle versioni semplificate del gioco per assistere nel processo di apprendimento automatico.
Blizzard e DeepMind rilasceranno gli strumenti per permettere ai ricercatori di continuare il proprio lavoro sulla piattaforma.
StarCraft rappresenta una nuova ed emozionante sfida, dice Oriol Vinyals, il ricercatore di Google DeepMind impegnato allo sviluppo del sistema per collaudare nuovi algoritmi. “Ho giocato a lungo a questo gioco”, racconta. “E come giocatore posso confermare che presenta diversi aspetti interessanti. Per giocare, è necessario imparare a pianificare e usare la memoria, due prerogative distintive dell’apprendimento automatico”.
Non solo StarCraft è un gioco popolare, ma è anche l’e-sport di maggior successo, con giocatori coinvolti in competizioni dal vivo che vengono trasmesse in televisione con premi significativi. Il gioco contiene già alcune forme primitive di intelligenza artificiale, che però non reggono il confronto con le abilità dei giocatori umani. Chris Sigaty, un direttore di produzione di Blizzard e responsabile di StarCraft II, dice di sperare che questa nuova avventura porti a nuovi sviluppi per il gioco. “Le intelligenze artificiali potrebbero diventare allenatori o insegnanti”, dice.
DeepMind ha attirato una certa attenzione su di sé qualche anno fa in seguito allo sviluppo di una intelligenza artificiale in grado di giocare a semplici videogiochi Atari, e l’anno scorso ha sviluppato un programma denominato AlphaGo in grado di giocare al gioco da tavolo Go come un giocatore esperto. AlphaGo ha battuto uno dei giocatori umani più abili di tutti i tempi, impresa vista come una pietra miliare per gli sviluppatori di intelligenze artificiali (vedi “Google’s AI Masters Go a Decade Earlier Than Expected”).
L’interesse verso i videogiochi come campo di prova per i programmi di intelligenza artificiale è in aumento. Un gruppo di ricercatori di Microsoft ha trasformato una versione di Minecraft in un ambiente sperimentale per lo sviluppo di IA (vedi “Minecraft è il campo prova per la collaborazione fra uomo e intelligenza artificiale”). Alcuni ricercatori di Facebook, invece, hanno pubblicato un paper che permette di utilizzare StarCraft per la sperimentazione di tecniche di apprendimento automatico senza ricorrere alle modifiche annunciate da DeepMind.