L’assistente artificiale è in grado di passare da una lingua all’altra senza interruzioni di servizio.
di Erin Winick
Laddove assistenti virtuali quali Alexa di Amazon e Siri di Apple riescono a comprendere molteplici lingue, possono solo elaborarne una alla volta.
I dettagli: La nuova versione di Google Assistant, presentata lo scorso febbraio, è entrata in funzione una settimana fa ed è in grado di operare con qualunque abbinamento fra inglese, tedesco, francese, spagnolo, italiano e giapponese. Il software risponde nell’ultima lingua utilizzata ed è disponibile su cellulari Android e casse Google.
Perché conta: L’impresa è stata difficile. Stando al rapporto della società, per creare questo assistente bilingue è stato necessario elaborare il metodo che gli permettesse di elaborare simultaneamente il riconoscimento vocale di due linguaggi in parallelo, identificare quella utilizzata dall’utente e comprendere il significato delle sue parole. La funzione potrebbe aiutare Google Assistant a entrare nelle case delle famiglie bilingui e raggiungere nuovi utenti al di fuori degli Stati Uniti.
(MO)
