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    La Finlandia offre un corso di intelligenza artificiale alla portata di tutti

    Il paese vuole educare la popolazione e la propria leadership per anticipare la rivoluzione economica delle IA.

    di Karen Hao

    Nell’era delle superpotenze dell’IA, la Finlandia non può competere con Stati Uniti e Cina. Il paese scandinavo ha così deciso di optare per un approccio differente, imbarcandosi in un’ambiziosa sfida per insegnare le basi dell’IA all’1% della sua popolazione, ovvero 55.000 persone. Una volta raggiunto questo traguardo, il numero di abitanti coinvolti per la formazione di competenze nel campo dell’IA verrà aumentato. Questa strategia rientra nel più grande sforzo volto a posizionare la Finlandia fra i leader nell’applicazione e utilizzo della tecnologia.

    I cittadini possono seguire un corso online pensato appositamente per persone senza alcuna esperienza di programmazione. Il governo sta implementando il corso su scala nazionale. Entro la metà di dicembre, oltre 10.500 persone, incluse almeno 4.000 persone con residenza fuori dal paese, hanno superato questo corso. Oltre 250 società si sono impegnate ad addestrare la totalità o almeno parte della propria forza lavoro.

    Al centro della spinta economica per accrescere le competenze dei lavoratori finlandesi c’è un’altra spinta per creare una democrazia più informata. È dal sogno di Teemu Roos, la mente dietro il corso nonché associate professor di scienza informatica presso la University of Helsinki, che è nato questo progetto. Roos voleva attrezzare gli elettori con le informazioni necessarie per contribuire alla definizione degli investimenti e delle norme per regolamentare lo sviluppo di IA.

    L’operazione intrapresa dalla Finlandia rappresenta una strategia nobile per cercare di affrontare un problema che affligge tutti i paesi nel mondo: una inadeguata comprensione pubblica di una tecnologia che va controllata con attenzione. Negli Stati Uniti, in particolare, uno studio pubblicato la scorsa settimana dal Center for the Governance of AI dell’Università di Oxford ha scoperto che gli americani non sono consapevoli della natura o della prevalenza delle IA – che può essere trovata dietro le capacità di applicare tag nelle foto di Facebook o nel motore di raccomandazioni di Netflix. I regolatori sono ugualmente confusi sulla portata e le capacità di questa tecnologia, come dimostrato in occasione della testimonianza di Mark Zuckerberg nell’aprile dell’anno scorso.

    Senza una comprensione consolidata dell’IA, gli Stati Uniti potrebbero regolamentare l’IA in maniera ottusa – compromettendo l’innovazione o fallendo in un tentativo di mitigarne le conseguenze. Nel processo di affermazione della propria posizione nell’economia globale delle IA, la Finlandia sta educando la propria leadership in maniera differente: mostrando agli altri paesi come rendere la rivoluzione delle IA più inclusiva. È tempo che il resto del mondo segua il suo esempio.

    (MO)

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