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    Macchine mangiapesci

    Un robot sommergibile, chiamato Guardian LF1, caccia, stordisce e cattura lionfish, predatori invasivi che stanno minacciando pesci e crostacei nativi nell’Oceano Atlantico.

    di Will Knight

    Il robot sommergibile Guardian LF1 possiede otto propulsori, un computer di bordo, una fotocamera e una fonte di alimentazione, insieme a una serie di pannelli di controllo a bassa tensione e una camera per la conservazione dei pesci catturati. È controllato dalla superficie utilizzando una catena, ma include un pilota automatico e un sistema di visione artificiale in grado di distinguere il lionfish da altre specie.

    Il lionfish (più propriamente conosciuto come pterois), originario dell’Oceano Indo-Pacifico, è stato introdotto nelle acque al largo degli Stati Uniti alcuni decenni fa e da allora si è diffuso attraverso i Caraibi e il Golfo del Messico. Senza un predatore naturale, ha prosperato, scatenando il caos negli ecosistemi nativi.

    Il robot costa circa 1.000 dollari, ma potrebbe consentire di ricavare da 1.500 a 2.000 dollari di lionfish in una buona giornata. Lo affermano i suoi creatori (supponendo che il pesce possa essere venduto come cibo).

    L’ultima versione del robot può immergersi fino a 1.000 piedi, al di sotto della portata dei subacquei sportivi.

    Il robot è stato creato da un ente no-profit chiamato Robots in Service of the Environment (RSE), fondato da Colin Angle, cofondatore e CEO di iRobot, e da sua moglie.
    Il Guardian LF1 mostra come il costo dei sensori e degli algoritmi avanzati sia in calo.

    La compagnia di Angle, iRobot, produce una gamma di robot domestici di successo, compresi gli aspirapolvere robot Roomba, che si sono evoluti in navigatori esperti. Mentre il primo Roombas si aggirava ciecamente, la sua ultima versione include la possibilità di localizzare i proprietari dell’abitazione.

    (gv)

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