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    Scenari orwelliani

    L’intelligenza artificiale è oggi in grado di capire quando gli attori si baciano e forse, in futuro, potrà violare anche la nostra intimità.

    di Karen Hao

    Nel corso degli ultimi anni, mentre il riconoscimento degli oggetti che compaiono nei video è rapidamente avanzato, la conoscenza di ciò che sta realmente accadendo sullo schermo è rimasta ferma al palo. Non è un problema di poco conto perché essere in grado di analizzare e riconoscere le azioni nel filmato può rivelarsi utile per applicazioni come il video editing.

    Amir Ziai, data scientist di Netflix, si è assunto il compito di far progredire lo stato dell’arte, con particolare riferimento alle scene di baci dei film hollywoodiani. A prima vista, il tema della ricerca potrebbe apparire di scarso peso, ma le implicazioni di questo tipo di ricerca sono importanti.

    Ziai ha selezionato un centinaio di film e ha suddiviso le varie scene in frame tra i 10 e i 20 secondi di lunghezza, dividendole in due macrocategorie: bacio e non bacio. Ha quindi estratto immagini e audio per ogni secondo della singola scena e li ha utilizzati per addestrare un algoritmo di apprendimento automatico. Il modello risultante è stato in grado di identificare i secondi in cui gli attori si baciavano e raggrupparli in scene, con un alto livello di precisione.

    La ricerca mostra quanto velocemente siano avanzati i mezzi per analizzare secondo per secondo le diverse azioni dei filmati per azioni , anche quando si tratta di scene relative all’ intimità. La prospettiva di utilizzare questa tecnologia insieme a quella già adottata nei filmati di sorveglianza, fa presagire la futura presenza di scenari di tipo orwelliano.

    In effetti, in un nuovo rapporto, l’ACLU, un’organizzazione non governativa impegnata sul fronte dei diritti civili e delle libertà individuali, ha lanciato l’allarme su un futuro in cui i proprietari di videocamere fossero in grado di identificare rapidamente comportamenti “insoliti” o atteggiamenti intimi. Come nel caso dei deepfakes, ci si trova di fronte a delle situazioni che dovrebbero porre seri interrogativi sul piano etico.

    Immagine: PeopleImages/Getty

    (rp)

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