Soluzioni pratiche ed economiche per catturare l’anidride carbonica nell’aria permetteranno di rimuovere le emissioni eccessive di anidride carbonica.
di James Temple
Perché è importante: La rimozione della CO2 dall’atmosfera potrebbe essere una delle ultime soluzioni rimaste per arrestare catastrofici cambiamenti climatici
I protagonisti: Carbon Engineering, Climeworks, Global Thermostat
Disponibilità: 5-10 anni
Persino riducendo le emissioni di anidride carbonica, gli effetti dei gas serra sul riscaldamento ambientale possono persistere per migliaia di anni. Onde prevenire un pericoloso aumento delle temperature, conclude il gruppo climatico delle Nazioni Unite, il mondo dovrà rimuovere fino a 1 trilione di tonnellate di anidride carbonica dall’atmosfera entro la fine di questo secolo.
In una sorprendente scoperta dell’estate scorsa, lo scienziato ambientale di Harvard David Keith ha calcolato che, in teoria, alcuni macchinari potrebbero raggiungere questo traguardo per meno di $100 la tonnellata attraverso un processo conosciuto come cattura diretta dell’aria; un ordine di magnitudo più economico rispetto alle precedenti previsioni che avevano portato molti scienziati ad abbandonare questa tecnologia per il suo costo eccessivo – anche se occorreranno ancora diversi anni prima che i costi scendano al punto da raggiungere i livelli previsti da Keith.
Una volta catturato il carbonio, però, resta ancora da capire cosa farsene. Carbon Engineering, la startup canadese che Keith ha co-fondato nel 2009, mira ad ampliare il suo impianto pilota per incrementare la produzione dei suoi combustibili sintetici, sfruttando la cattura dell’anidride carbonica come ingrediente principale (Bill Gates è uno degli investitori di questa società).
L’impianto per la cattura diretta di aria della Climeworks in Italia produrrà metano da anidride carbonica e idrogeno, mentre un secondo impianto in Svizzera venderà anidride carbonica all’industria delle bibite analcoliche; operazione che verrà seguita anche dalla Global Thermostat di New York, che l’anno scorso ha ultimato i lavori al suo primo impianto commerciale in Alabama.
Eppure, destinandola ai combustibili sintetici o alle bibite, l’anidride carbonica finirà prevalentemente nell’atmosfera. L’obiettivo finale è sequestrare i gas serra per sempre. Una parte di questi gas potrebbe essere introdotta all’interno di prodotti come la fibra di carbonio, i polimeri o il cemento, anche se la soluzione più semplice sarebbe seppellirla, un processo costoso che nessun business model sembra in grado di supportare.
Dal punto di vista ingegneristico, catturare CO2 dall’aria è una delle soluzioni più costose e complesse per contrastare il cambiamento climatico. Considerato il tempo che stiamo impiegando a ridurre le nostre emissioni, però, sono rimaste poche opzioni.
Immagine: NICO ORTEGA
(MO)