La startup Landing AI di Andrew Ng ha creato un nuovo strumento di monitoraggio sul posto di lavoro che emette un avviso quando qualcuno si trova troppo vicino a un collega.
di Karen Hao
Landing AI ha pubblicato un post sul blog con un nuovo video dimostrativo (si veda link) che mostra un nuovo rilevatore di distanza sociale. Sulla sinistra ci sono delle persone che camminano per la strada. A destra, un diagramma a volo di uccello rappresenta ciascuno come un punto e li trasforma in rosso vivo quando si avvicinano troppo tra loro. L’azienda afferma che lo strumento è destinato a essere utilizzato in ambienti di lavoro ed è stato sviluppato in risposta alla richiesta dei suoi clienti (tra cui Foxconn).
La startup sostiene anche che lo strumento può essere facilmente integrato nei sistemi di telecamere di sicurezza esistenti, ma che sta ancora esplorando come avvisare le persone quando violano le regole del distanziamento sociale. Un possibile metodo è un allarme che suona quando i lavoratori si avvicinano troppo. E’ allo studio un report, dice l’azienda, che potrebbe anche essere generato in tempi brevissimi per aiutare i manager a riorganizzare l’area di lavoro.
Il dispositivo deve prima essere calibrato per farsi un quadro delle esigenze di sicurezza rispetto alle dimensioni del mondo reale. Una rete neurale addestrata rileva quindi le persone nel video e un altro algoritmo calcola le distanze tra loro.
Il concetto non è nuovo. All’inizio di questo mese, “Reuters” ha riferito che Amazon utilizza software simili per monitorare le distanze tra il personale del magazzino. Lo strumento si unisce anche a una serie crescente di tecnologie di cui le aziende dispongono per sorvegliare i lavoratori. Oggi, ci sono una miriade di sistemi di intelligenza artificiale pronti all’uso che le aziende possono acquistare per monitorare i dipendenti o controllare le risposte del servizio clienti alle chiamate.
Come il rilevatore di Landing AI, questi sistemi segnalano con avvisi in tempo reale quando i comportamenti si discostano da un determinato standard. La pandemia di coronavirus ha solo accelerato questa tendenza.
Nel suo post sul blog, l’azienda sottolinea che lo strumento è pensato per mantenere “dipendenti e comunità al sicuro” e dovrebbe essere usato “con trasparenza e solo con consenso informato”. Ma la stessa tecnologia può anche essere abusata o utilizzata per normalizzare misure di sorveglianza meno accettabili.
Nell’esaminare il crescente uso della sorveglianza sul luogo di lavoro nella sua relazione annuale dello scorso dicembre, l’istituto di ricerca AI Now ha anche sottolineato che nella maggior parte dei casi i lavoratori hanno poco potere di contestare tali tecnologie. “L’uso di questi sistemi”, ha scritto l’istituto, “mette insieme potere e controllo nelle mani dei datori di lavoro e danneggia principalmente i lavoratori a basso salario (che sono nella grande maggioranza persone di colore)”. Detto in altro modo, aggrava ulteriormente lo squilibrio di potere esistente.
Immagine: Wikipedia
(rp)