Carbon Engineering e Aerion si sono unite per testare se i carburanti sintetici derivati dalla anidride carbonica catturata dall’atmosfera possono consentire voli a emissioni zero.
di James Temple
Due aziende hanno collaborato a un progetto in grado di fornire un test chiave della nostra capacità di utilizzare combustibile sintetico, ricavato dalla CO2 catturata dall’atmosfera, per ridurre le emissioni prodotte dal trasporto aereo. Carbon Engineering, una azienda che utilizza tecnologie capaci di separare e stoccare l’anidride carbonica dagli altri gas che costituiscono l’aria, con sede nella British Columbia, ha siglato un accordo con Aerion, una startup di Reno, in Nevada, che sta sviluppando un business jet supersonico, l’AS2, per valutare se il carburante prodotto da macchine che rimuovono la CO2 può consentire voli commerciali a emissioni zero.
La collaborazione è importante per due motivi principali. In primo luogo, indica un potenziale modello di business che potrebbe supportare le aziende che lavorano alla cattura diretta dall’aria di CO2, contribuendo a ridimensionare i costi di un processo che può rivelarsi cruciale per ridurre l’anidride carbonica atmosferica.
In secondo luogo, la partnership valuterà la nostra capacità di ridurre le emissioni degli aeroplani e di altre fonti attraverso l’uso di carburanti sintetici, una tecnologia che va oltre il tipo di batterie di prossima generazione necessarie a elettrificare completamente le compagnie aeree. I viaggi aerei commerciali producono circa il 2,5 per cento delle emissioni globali e rappresentano uno dei settori tecnicamente più difficili da bonificare.
I processi chimici richiesti per produrre carburanti sintetici, vale a dire la combinazione di idrogeno e anidride carbonica, sono piuttosto semplice. Ma il trucco sarà farlo in un modo relativamente conveniente, senza rilasciare emissioni significative. Ciò richiederà l’utilizzo dell’elettricità prodotta da fonti rinnovabili per far funzionare l’impianto di cattura diretta dall’aria per dividere l’acqua e dare vita a una forma pulita di idrogeno.
Altri tipi di domande sono relative alla capacità di Carbon Engineering di produrre carburanti con la densità di energia richiesta per alimentare un volo supersonico e quanto saranno più costosi dei carburanti convenzionali. Alla fine, i voli produrranno comunque emissioni. Ma se tutto funziona nel modo giusto, le quantità di anidride carbonica che Carbon Engineering ha rimosso all’inizio del processo eguaglierebbero quelle prodotte dai voli, non rilasciando ulteriori emissioni nell’atmosfera.
(rp)