Rebecca Saive, ricercatrice di fisica applicata all’Università di Twente nei Paesi Bassi e CTO di ETC Solar, ha trovato il modo di rendere i pannelli solari più economici ed efficienti.
di James Temple
Le linee argentate che attraversano la faccia dei pannelli solari sono essenzialmente fili metallici e sono necessari per incanalare la corrente elettrica che fuoriesce dalle celle, ma riflettono circa il 5 per cento della luce solare che li raggiunge, diminuendo la loro efficienza.
Questi fili argentati sono necessari per incanalare l’elettricità fuori dalla cella, ma essenzialmente sono come gli specchi che a loro volta sono realizzati in argento, perché riflettono bene la luce e permettono di vedere il riflesso di chi si specchia. I fili d’argento nelle celle solari fanno la stessa cosa: riflettono la luce lontano dalla cella.
Saive ha inventato un nuovo tipo di “contatto frontale” che affronta questo problema, riducendo la luce solare inutilizzata e migliorando le prestazioni del fotovoltaico solare. I suoi contatti trasparenti sono realizzati con nanoparticelle d’argento stampate in 3D sullo strato di silicio di una cella solare, usando una tecnica di sua invenzione per dar vita a una forma triangolare estremamente sottile e precisa.
L’inclinazione ottenuta in questo modo permette di riflettere la luce in arrivo verso il corpo assorbente della cellula come in uno specchio, aumentando la produzione di elettricità di almeno il 5 per cento e riducendo i costi all’incirca della stessa percentuale. L’incremento di produttività potrebbe sembrare relativamente basso, ma è da sottolineare che di solito ci vogliono dieci anni per ottenere questo aumento nel settore del solare.
ETC Solar – una startup fondata da Saive che ha sedi a Pasadena, California e Rotterdam – produce uno strumento per la stampa che consente ai produttori di integrare la tecnologia nel fotovoltaico, altrimenti standard. Sta già vendendo il prodotto, sebbene l’azienda non abbia ancora comunicato ufficialmente quali siano i clienti.
Nel frattempo, ETC e il team accademico di Saive all’Università di Twente stanno usando i contatti frontali e altri progressi della tecnologia per sviluppare celle solari ancora più efficienti che a suo parere potrebbero aprire la strada a impianti solari che producono elettricità a basso costo e persino a macchine a energia solare .
Immagine: Rebecca Saive
(rp)