In risposta alla chiusura da parte della Cina, alcune fra le principali operazioni di estrazione dei Bitcoin potrebbero aver trovato un paese più accogliente.
di Mike Orcutt
Alcune fra le principali operazioni di estrazione di criptovalute al mondo stanno prendendo in considerazione il Canada per il clima fresco e la corrente elettrica a basso costo.
La notizia: Stando a CoinDesk, una campagna lanciata da Hydro-Quebec (società che gestisce la generazione, trasmissione e distribuzione dell’elettricità nella provincia del Québec) per attirare le aziende a costruire data center nelle provincia ha invece attratto diverse operazioni di estrazione delle criptoalute interessate a trasferirvisi da altri paesi. Reuters riporta che Bitmain, una delle più grandi società di estrazione di Bitcoin della Cina, sta visitando diversi possibili siti a Quebec e Manitoba.
Il retroscena: Intorno a due terzi della capacità di estrazione di Bitcoin si trovano in Cina. Alcune di queste operazioni stanno ora pensando di spostarsi in altri paesi dopo che il governo cinese ha deciso di contrastarne l’attività.
Perché il Canada? I sistemi adoperati per estrarre criptovalute generano molto calore, per cui un ambiente fresco risulta ideale. Oltre a questo, Hydro-Quebec offre la corrente elettrica a un prezzo fra i più economici del Nord America, e la stabilità economica del Canada non guasta.
(MO)