Una serie di eventi dagli effetti devastanti ha portato a un crollo delle valutazioni dell’intero settore.
di Mike Orcutt
Bitcoin e i suoi simili se la sono vista brutta questa settimana. Nessuno sa esattamente il perché – e non credete a chiunque sostenga il contrario – ma due eventi particolarmente gravi hanno senz’altro contribuito.
Alle 2:57 del mattino di venerdì 26 gennaio, a Tokyo, un gruppo di hacker ha ripulito la società di scambi Coincheck rubando oltre mezzo miliardo di dollari in token di criptovalute. Martedì 30 gennaio, invece, è emerso che i regolatori finanziari degli Stati Uniti avevano citato in giudizio Bitfinex, una delle più famose società di scambi in criptovalute al mondo, e Tether, una società di criptovalute secondo la quale i suoi token sarebbero ancorati al dollaro americano
La direzione di Coincheck ha ammesso di aver trascurato persino misure di sicurezza basilari, un fatto sconcertante per i regolatori finanziari che già dubitavano dei processi di scambio seguiti per le criptovalute. Quanto a Bitfinex e Tether, il New York Times riporta crescenti timori che la prima abbia sfruttato la seconda per gonfiare il valore dei Bitcoin – il che spiegherebbe l’improvviso crollo in borsa.
(MO)