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    Ricerca e Innovazione nel programma europeo Horizon Europe

    Una presentazione del programma Europeo per la ricerca in campo biomedicale.

    di Alessandro Ovi

    Nell’ambito della ricerca biomedica, il programma europeo si concentrerà sulla comprensione di come meglio mantenere sani i cittadini, prevedendo, prevenendo, diagnosticando e curare (o curando più efficacemente) le malattie; si cercherà di fornire innovazioni e sistemi più efficaci e sicuri, promuovendo nel contempo le PMI e l’industria europee della sanità.

    La medicina personalizzata e la digitalizzazione stanno fornendo nuovi approcci e soluzioni e la loro efficacia deve ora essere dimostrata attraverso azioni pilota o ricerche sull’implementazione. Diviene prioritaria l’adozione dei risultati della ricerca e dell’innovazione a vantaggio dei cittadini e degli operatori sanitari, un procedimento da condurre in sinergia con altri programmi dell’UE.

    Ciò favorirà il successo di una transizione socioeconomica verso sistemi sanitari e di assistenza sostenibili e resilienti, accessibili a tutti i cittadini.

    Le principali aree di R&I sono:

    Medicina personalizzata:
    l’UE ha investito molto in progetti volti allo sviluppo di tecnologie e alla comprensione dei fattori molecolari e genetici della salute e delle malattie, oltre che nel progettare strumenti predittivi, diagnostici e terapeutici personalizzati in base alle esigenze degli individui. Grazie alle tecnologie emergenti, come l’intelligenza artificiale e i big data, la promessa della medicina personalizzata sta diventando realtà.

    La resistenza antimicrobica (AMR) è una minaccia globale che mina la nostra capacità di curare le malattie infettive.

    Sono necessari nuovi strumenti e soluzioni per migliorare la prevenzione, la diagnostica, il trattamento e per superare la riluttanza delle aziende a sviluppare nuovi antibiotici dalla vendita e utilizzo necessariamente limitati, per proteggere i cittadini dalla resistenza antimicrobica. L’UE è un attore e coordinatore globale chiave della R&I in questo campo.

    Le malattie rare colpiscono meno di cinque persone su 10.000 in Europa.

    Complessivamente, ci sono circa 6.000-8.000 malattie rare che colpiscono più di 30 milioni di pazienti europei. Solo una collaborazione paneuropea può dare accesso a popolazioni di pazienti abbastanza grandi.

    Rischi ambientali: la nostra salute è definita da fattori genetici e ambientali (“i geni caricano la pistola, l’ambiente preme il grilletto”).
    La ricerca sugli effetti di fattori ambientali, quali prodotti chimici, inquinamento atmosferico, rumore e stress, è frammentata e soffre di investimenti insufficienti nonostante il loro enorme impatto sulla salute.

    Alcuni fatti e cifre

    L’Europa sta invecchiando rapidamente, mentre l’aspettativa di vita aumenta di due anni ogni decennio. Le persone vogliono trascorrere più anni in buona salute e hanno bisogno di terapie personalizzate in caso di malattia.

    L’aspettativa di vita è passata nell’UE dai 79,9 a 81,0 anni tra il 2010 e il 2016, secondo i dati raccolti da Eurostat (negli Stati Uniti, si aggira tra i 78,5 e i 78,7 anni).

    Le spese di ricerca e sviluppo nel settore farmaceutico e delle biotecnologie nel periodo 2016-17 hanno rappresentato 40 miliardi di euro, rendendo l’industria il secondo maggiore investitore in R&S in termini assoluti (dopo il settore automobilistico).

    Il settore farmaceutico dell’UE produce entrate per 250 miliardi di euro e impiega 750.000 persone in posti di lavoro altamente qualificati.

    Le malattie cardiovascolari sono state il killer numero uno nell’UE nel 2017, rappresentando il 36% dei decessi, seguiti da tumori (28%) e disturbi neurologici (12%).

    La resistenza antimicrobica (AMR) è attualmente responsabile di circa 33.000 decessi all’anno nell’UE, ma l’inazione potrebbe aumentare drasticamente il bilancio globale delle vittime entro il 2050.

    Politiche chiave

    Comunicazione sulla “Trasformazione digitale della salute e delle cure nel mercato unico digitale” (25 aprile 2018): offrire una migliore possibilità di salute e cure a più cittadini in maniera efficace.

    Comunicazione e proposta di raccomandazione del Consiglio sul rafforzamento della cooperazione dell’UE in materia di malattie prevenibili con i vaccini (adottata il 7 dicembre 2018). Questa nuova iniziativa propone una serie di azioni per migliorare la copertura dei vaccini in Europa e rafforzare la cooperazione dell’UE sulle malattie prevenibili grazie ai vaccini.

    Piano d’azione europeo per la salute contro la resistenza antimicrobica (resistenza antimicrobica; giugno 2017), per sostenere l’UE e i suoi Stati membri nel fornire risposte innovative, efficaci e sostenibili alla resistenza antimicrobica; rafforzare strategicamente l’agenda di ricerca sulla resistenza antimicrobica; e consentire all’UE di promuovere attivamente l’azione globale e di svolgere un ruolo guida nella lotta contro la resistenza antimicrobica.

    Esempi di progetti realizzati

    65.000 sostituzioni di valvole cardiache vengono effettuate ogni anno in Europa per trattare patologie della valvola aortica acquisite o congenite. ESPOIR e ARISE riuniscono ricercatori, cardiologi e chirurghi di sette paesi europei per lo sviluppo di una valvola cardiaca rigenerativa priva di cellule(ESPOIR), da testare in sostituzione della valvola aortica (ARISE). Si prevede che tali valvole riducano il rischio di rigetto del trapianto e possano durare tutta la vita del paziente.

    Nuove diagnosi, trattamenti e vaccini salvavita per l’Ebola sono stati sviluppati con € 160 milioni di finanziamenti per la ricerca dell’UE dall’epidemia di Ebola del 2014. Migliaia di persone sono protette contro l’Ebola con un vaccino sviluppato da Johnson & Johnson supportato dal progetto EBOVAC finanziato con l’innovativo il progetto EBOVAC finanziato attraverso le Innovative Medicines Initiatives (IMI).

    Iniziative esistenti

    L’Innovative Medicines Initiatives (IMI) è un partenariato pubblico-privato tra l’UE e l’industria farmaceutica in Europa. L’obiettivo dell’IMI, in particolare nella sua seconda fase (IMI2, 2014-2020) è stato quello di sviluppare vaccini, medicinali e trattamenti di nuova generazione, come i nuovi antibiotici.

    Il partenariato per le sperimentazioni cliniche dei paesi europei e in via di sviluppo (EDCTP) è un partenariato tra paesi in Europa e nell’Africa sub-sahariana e nell’Unione europea. Supporta la ricerca che accelera lo sviluppo clinico di interventi nuovi o migliorati per prevenire o curare HIV/AIDS, la tubercolosi, la malaria e altre malattie infettive.

    La Commissione guida o partecipa inoltre a numerose iniziative multilaterali, come: il Consorzio internazionale per la ricerca sulle malattie rare (IRDIRC), il Consorzio internazionale per la medicina personalizzata (ICPerMed), il Consorzio internazionale per epigenomi umani (IHEC), la Global Alliance for Chronic Diseases (GACD), il consorzio Internazionale Traumatic Brain Injury Research(InTBIR) e la Global Research Collaboration for Infectious Disease Preparedness (GLOPID-R).

    (lo)

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