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    Il Regno Unito abbandona la sua app di tracciamento

    Secondo quanto riferito dalla BBC, i test portati avanti tra i residenti dell’isola di Wight hanno riscontrato difficoltà nel riconoscere gli iPhone, per cui il Regno Unito ha deciso di ricorrere alla tecnologia sviluppata da Apple e Google.

    di Charlotte Jee

    Tutte le app di tracciamento dei contatti funzionano sulla stessa premessa: registrano il contatto tra due persone (ovvero tra i loro telefoni cellulari) quando sono vicine l’una all’altra per un lungo periodo di tempo, consentendo l’invio di un avviso nel caso si sia incontrato qualcuno a cui è stato diagnosticato il coronavirus. 

    L’inversione a U del Regno Unito significa che i suoi sviluppatori stanno cambiando il software di back-end dell’app anziché ridisegnarlo completamente. In sostanza, l’interfaccia per gli utenti non cambierà, ma l’app verrà decentralizzata, memorizzando i dati sui telefoni delle persone anziché caricarli su server governativi.

    L’approccio centralizzato del Regno Unito è stato criticato da esperti di privacy, sicurezza e tecnici in base al fatto che potrebbe infrangere le leggi sulla protezione dei dati del paese. Finora, il Regno Unito ha fatto affidamento sul suo programma manuale di tracciamento dei contatti, proposto di recente. 

    Tuttavia, secondo il “New York Times”, nelle tre settimane dal suo lancio, alcuni rilevatori di contatto non sono riusciti a raggiungere la persona da contattare, mentre altri hanno erroneamente tentato di indirizzare pazienti inglesi a siti di test nell’Irlanda del Nord.

    Sia l’app ora abbandonata del Regno Unito sia il modello Google/Apple si basano sui segnali Bluetooth per capire chi è stato in contatto e per quanto tempo. È un’idea semplice ma un compito molto complesso e impegnativo dal punto di vista tecnico. Muri, corpi umani o interferenze da altri telefoni possono far decadere il segnale, rendendo i dati inutili. E c’è anche la domanda su quante persone scaricheranno la tecnologia. Sebbene le app di tracciamento dei contatti non necessitino di un’adozione generalizzata per essere efficaci, più persone le usano, migliore sarà il funzionamento.

    Questa decisione era nell’aria da settimane. Il 6 maggio, il “Financial Times” ha riferito che i responsabili sanitari nel Regno Unito stavano prendendo in considerazione il passaggio al sistema Apple/Google. Da allora, secondo la BBC, il sistema sanitario nazionale del Regno Unito ha testato entrambi i sistemi. Non si sa ancora quando l’app riprogettata sarà disponibile per tutti in Inghilterra. La Scozia, il Galles e l’Irlanda del Nord hanno sistemi sanitari autonomi e devono ancora confermare se aderiranno.

    (rp)

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