Le ragioni per cui continuerò a uscire poco da casa.
di Antonio Regalado
Paura del covid-19? Io sì. Il motivo è semplice: l’elevata probabilità di morire a causa del covid-19.
Questo rischio mi è stato ricordato la scorsa settimana da un rapporto del dipartimento della salute di New York City e della Columbia University che stimava all’1,45 per cento la probabilità di morire in caso di contagio da SARS-CoV-2. Una possibilità superiore a quella di rimanere ucciso in un incidente d’automobile. Non è una malattia che voglio contrarre. Per persone come mia madre, la probabilità di morte si attesta al 13,83 per cento, ma tocca dei picchi del 17 per cento. Una su sei. Non voglio che mia madre partecipi a questa roulette russa. (Si veda grafico 1)
La velocità dei decessi per il coronavirus è stata stimata molte volte ed è calcolata in diversi modi. Per esempio, se si viene registrati come affetti da covid-19 in modo ufficiale, la probabilità di morte si avvicina al 5 per cento, perché il caso è stato testato. Ma questo studio ha invece calcolato il “tasso di letalità per infezione” o IFR, che comprende i casi non confermati da esami di laboratorio o i soggetti che non mostrano sintomi. Questo è il vero rischio da tenere in considerazione.
Poiché non è possibile sapere la condizione di chi non è mai stato testate, le cifre dell’IFR sono sempre una stima. L’1,45 per cento calcolato per New York è superiore alla maggior parte delle altre città, molte delle quali oscillano intorno all’1 per cento. Ciò potrebbe essere dovuto a tassi più elevati di diabete e malattie cardiache in ambiente urbano o al tipo di valutazione utilizzato nello studio.
È anche vero che le probabilità personali di morire per covid-19 differiranno dalla media. Il luogo dove ci si trova è importante – nave da crociera o città – e lo stesso vale per il sesso, l’età e le condizioni di salute preesistenti. Se si frequenta un college, le probabilità di morte sono probabilmente inferiori, ma se si soffre di obesità, risalgono. La cattiva salute – cancro, arterie occluse – aumenta notevolmente anche quello che gli scienziati chiamano “rischio relativo”.
Il fattore più importante, tuttavia, è l’età. Ho esaminato le tavole attuariali e la possibilità di decesso per un uomo della mia età (ho 51 anni) è in generale di circa lo 0,4 per cento all’anno. Quindi, se vengo contagiato dal covid-19, la mia probabilità di morire è probabilmente tre volte il mio rischio annuale (dal momento che sono un uomo, il mio rischio covid-19 è superiore alla media). È una possibilità con cui posso convivere? Forse, ma il problema è che devo espormi a questo rischio extra ora e non distribuito nel corso degli anni. (Si veda grafico 2)
Su Twitter, alcuni lettori si sono lamentati del fatto che i rischi medi non dicono molto su che tipo di azioni intraprendere. Non hanno tutti i torti. Qual è il rischio nella vita reale che è simile alla probabilità dell’1,45 per cento di morire? Non è facile pensarne uno, dal momento che matematicamente non si è esposti a un rischio così grande molto spesso. Forse il paracadutismo? Secondo la US Parachute Association, si verifica un evento fatale ogni 220.301 lanci. Ci vorrebbero 3.200 lanci per eguagliare il rischio medio di morte per covid.
Le percezioni del rischio differiscono, ma è l’immensa differenza nel rischio di IFR per i giovani (sotto i 25 anni) e gli anziani (oltre i 75 anni) a complicare qualsiasi discussione sulla riapertura. A giudicare dai dati di New York, le probabilità di morte di una persona anziana per infezione sono 1.000 volte superiori a quelle di un ragazzo. Quindi, abbiamo bisogno delle scuole per garantire la formazione dei giovani, ma la loro apertura ha il brutto effetto collaterale che quelli con il rischio più basso potrebbero, in senso lato, mettere una pistola alla testa di chi è più esposto (anche se c’è ancora non sappiamo quale sia il livello di trasmissione del virus tra bambini).
Il rischio accettabile
Il virus si sta diffondendo di nuovo rapidamente negli Stati Uniti, dopo che il paese non è riuscito ad attuare una efficace politica di controllo. Al ritmo attuale di diffusione – 40.000 casi confermati al giorno (e forse da 5 a 10 volte in realtà) – saranno sufficienti due anni per contagiare la maggior parte delle persone negli Stati Uniti. Ciò significa che ci stiamo muovendo verso quello che sin dall’inizio è stato visto come lo scenario peggiore: un paio di centinaia di milioni di infetti e un quarto di milione di morti.
Se ci si chiede qual è il rischio di morire che corriamo si possono trovare app che lo calcolano, come covid19survivalcalculator.com, che utilizza il rischio relativo calcolato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Ho inserito età, sesso, indice di massa corporea e malattie precedenti e ho appreso che il mio rischio di morte complessivo è leggermente più alto della media. Ma il sito voleva anche sapere della mia possibilità di entrare in contatto con altre persone. Dopo aver spiegato che faccio poca vita sociale, indosso sempre la mascherina e vivo in campagna, l’app mi ha comunicato il dato finale: “Probabilità di sopravvivenza: 99,975 per cento”.
Di sicuro continuerò a non uscire da casa.
Immagine: David Ramos / Getty
(rp)