Tutti i 131 volontari a cui è stato somministrato il vaccino hanno prodotto un alto livello di anticorpi contro il covid-19, anche se otto di loro hanno manifestato seri effetti collaterali.
di Charlotte Jee
Novavax, un’azienda biotecnologica del Maryland, ha annunciato che il suo studio sul vaccino sperimentale contro il coronavirus sembra avere imboccato la strada giusta. A 131 volontari sani in Australia, l’azienda ha somministrato un placebo o una delle quattro dosi crescenti del suo prodotto e ha scoperto che tutti coloro che hanno ricevuto il vaccino hanno mostrato un alto livello di anticorpi contro il covid-19. Il mese scorso, Novavax ha firmato un accordo per ricevere 1,6 miliardi di dollari di finanziamento come parte del programma “Operation Warp Speed” del governo federale degli Stati Uniti per sviluppare un vaccino il covid-19.
Circa l’80 per cento dei volontari ha sperimentato dolore e infiammazioni nel sito dell’iniezione, mentre oltre il 60 per cento ha denunciato affaticamento e mal di testa. La maggior parte delle reazioni sono state lievi, ma otto pazienti hanno avuto gravi effetti collaterali. Novavax dice che nessuno è stato ricoverato in ospedale e tutte le reazioni sono scomparse dopo pochi giorni.
Come per qualsiasi studio di Fase I, l’obiettivo era stabilire la sicurezza più che l’efficacia del vaccino. I dati sono stati pubblicati in prestampa su un server, il che significa che non sono stati ancora sottoposti a revisione dei pari. Proprio come i risultati dello studio sui vaccini recentemente pubblicati dal team di Oxford/AstraZeneca e la sperimentazione di Moderna, è troppo presto per trarre conclusioni definitive sul fatto che il vaccino proteggerà dal coronavirus a lungo termine.
Per questa ragione Moderna e AstraZeneca stanno arruolando decine di migliaia di volontari per la prossima fase di sperimentazione, durante la quale si potrà avere un quadro più chiaro della probabilità che questi vaccini funzionino.
Il responsabile biofarmaceutico di AstraZeneca, Mene Pangalos, ha avvertito che probabilmente un vaccino per il covid conferirà una protezione per un anno o due e non in modo permanente. Ci sono più di 150 vaccini in fase di sviluppo in tutto il mondo, con almeno 25 già in sperimentazione sull’uomo. Dato che il virus ha contagiato 18,5 milioni di persone in tutto il mondo e ne ha uccise oltre 700.000, la pressione per trovare una via d’uscita è costante, anche se gli scienziati avvertono che la sicurezza clinica non può essere compromessa di fronte alle pressioni politiche e nazionaliste.
(rp)