La società ha raggiunto un volume di vendite e uno share del mercato globale degli smartphone che non possono più essere ignorati.
di Karen Hao
Huawei, la seconda società al mondo per volume di smartphone prodotti, ha annunciato di aver venduto 200 milioni di unità nel 2018; una cifra da record che la società cinese è riuscita a segnare nonostante le crescenti pressioni da parte di Stati Uniti ed altri paesi e il calo registrato complessivamente nel mercato degli smartphone.
I numeri: La cifra da record corrisponde a una crescita del 30% rispetto ai 153 milioni di unità vendute nel 2017 e un incremento di quasi 66 volte rispetto ai soli 3 milioni venduti nel 2010.
Una fetta sempre più grande della torta: Huawei sta anche espandendo rapidamente la propria quota di mercato. Quest’anno ha quasi raggiunto Apple nelle vendite di smartphone; Stando all’IDC, si è aggiudicata il 14,6% del mercato globale di smartphone nel terzo trimestre, seconda solo al 20,3% di Samsung. Le vendite in quel periodo sono cresciute di quasi un terzo rispetto all’anno precedente, nonostante un declino del 6% nel mercato totale, a differenza di Samsung ed Apple, le cui vendite sono rispettivamente calate e a mala pena aumentate. La sola altra grande società del settore ad aver registrato una crescita importante è stata la cinese Xiaomi.
Una battaglia sempre più aspra: Queste statistiche risultano ancor più impressionanti se consideriamo gli ostacoli nei quali la società si è imbattuta. Nel mese di agosto, l’amministrazione Trump ha firmato una proposta di legge per bandire l’impiego di qualunque tecnologia Huawei nelle infrastrutture del governo; A novembre ha avuto inizio un’aggressiva campagna contro l’utilizzo di sistemi Huawei da parte dei paesi alleati. Australia, Nuova Zelanda e Giappone hanno già bandito la società come provider di reti wireless, mentre il Canada, il Regno Unito ed altri paesi potrebbero presto seguirne l’esempio.
Come se non bastasse, la CFO di Huawei è stata recentemente arrestata in Canada su richiesta del governo americano con l’accusa di una presunta violazione delle sanzioni imposte dagli Stati Uniti all’Iran.
Sicurezza a rischio: Le recenti azioni dell’amministrazione Trump sono motivate da una lunga storia di sospetti nei confronti della società. Membri del governo temono che l’esercito e i servizi d’intelligence della Cina possano aver inserito delle “back door” nei software o negli hardware dei prodotti Huawei per spiare sui cittadini americani. Questi timori sono stati ascoltati ed accolti anche da altri paesi, in particolare dai membri dell’alleanza di intelligence Five Eyes.
Contro ogni aspettativa: “Nel mercato globale degli smartphone, Huawei è passata da na società qualunque a una delle prime 3 in tutto il mondo”, ha dichiarato un portavoce. “Entro il Q4 dell’anno prossimo potremmo salire al primo posto”, ha detto il capo della consumer business durante una conferenza stampa.