La sonda New Horizons si è avvicinata a 3.500 km da Ultima Thule, una roccia spaziale che distante 4 miliardi di miglia dalla Terra.
di Niall Firth
La notizia: Il passaggio è avvenuto alle 12:33 EST di ieri. New Horizons è talmente distante dalla Terra che sono occorse sei ore perché i dati trasmessi raggiungessero la stazione di controllo presso il Laboratorio di Fisica Applicata della Johns Hopkins University. Il team ha posticipato la trasmissione per assicurarsi che non interferisse con altre osservazioni, per cui sono trascorse 10 ore prima che la sonda potesse confermare l’esito positivo della missione. Il team della NASA (guidato da Alan Stern, al centro dello scatto in cui festeggia il successo) aveva una sola chance per avvicinarsi con successo alla roccia, dato che New Horizons le sarebbe sfrecciato accanto ad oltre 31.500 miglia orarie.
Spazio gelido: La roccia visitata da New Horizons giace nella Fascia di Kuiper, un’enorme area che dista oltre un miliardi di miglia da Plutone ed è costellata da blocchi di ghiaccio e rocce simili a piccoli pianeti. La prima immagine sgranata di Ultima Thule sembra descrivere un oggetto ruotante lungo all’incirca 22 miglia per 9 di larghezza. Vi è persino la remota possibilità che si tratti di due oggetti in orbita ravvicinata fra loro, anche se AP sembrerebbe pronta a scartare questa ipotesi. La roccia prende il suo nome da una frase adottata nell’antichità dai cartografi per descrivere qualcosa “oltre il mondo conosciuto”.
Un gioco di attesa: La sonda trasmetterà nuove immagini nella giornata di oggi, anche se quelle con la migliore risoluzione arriveranno successivamente, fra la fine di gennaio e i primi giorni di febbraio. Ci vorranno quasi due anni prima che il team riesca a scaricare tutti i dati. Il New York Times ha già pubblicato una raccolta delle immagini scattate durante l’avvicinamento a Ultima Thule.
I prossimi sviluppi: Nei suoi viaggi, cominciati 12 anni fa a cape Canaveral, New Horizons ci aveva già regalato i migliori scatti di Plutone. Il team spera di poter estendere la sua missione ed esplorare altri oggetti misteriosi della Fascia di Kuiper negli anni a venire.
È stato un Capodanno ricco per la NASA: anche il vascello Osiris Rex è entrato nell’attivo della propria missione, posizionandosi in orbita attorno all’asteroide Bennu.