In una lettera all’agenzia governativa PCLOB e di conseguenza al presidente americano, le organizzazioni firmatarie chiedono che la tecnologia di riconoscimento facciale da parte del governo degli Stati Uniti venga vietata “in attesa di un ulteriore approfondimento”.
di Angela Chen
La lettera, redatta dal gruppo di tutela della privacy Electronic Privacy Information Center, o EPIC, cita la recente indagine del “New York Times” su un servizio di riconoscimento facciale utilizzato da oltre 600 dipartimenti delle forze dell’ordine negli Stati Uniti.
L’azienda, Clearview AI, ha raccolto fotografie pubbliche da Facebook, YouTube e altri siti Web per creare un database di oltre tre miliardi di immagini. Tale tecnologia, sostiene la lettera, non solo rischia di essere discriminatoria verso le persone di colore, ma potrebbe essere utilizzata per “controllare le minoranze e limitare il dissenso”.
La lettera è stata firmata da organizzazioni tra cui Electronic Frontier Foundation, Color of Change, Fight for the Future e Consumer Federation of America e inviata al Privacy and Civil Liberties Board, un’agenzia governativa interna al ramo esecutivo.
Questa lettera è uno dei tentativi più seri nella lotta per arginare l’uso delle tecnologie di riconoscimento facciale. Città come San Francisco e Somerville, nel Massachusetts, hanno vietato ai loro governi locali di usare il riconoscimento facciale e gli attivisti stanno cercando di impedire alle aziende private di implementare la tecnologia.
Dall’altra parte dell’Atlantico, la Commissione europea sta prendendo in considerazione un divieto di riconoscimento facciale in pubblico per cinque anni, anche se, la polizia di Londra ha annunciato proprio la scorsa settimana che avrebbero collocato telecamere per il riconoscimento facciale in tutta la città.
La lettera è certamente un altro segnale che gli atteggiamenti nei confronti del riconoscimento facciale stanno diventando sempre più negativi. Il candidato presidenziale democratico Bernie Sanders ha chiesto il divieto assoluto dell’uso della tecnologia da parte della polizia. I legislatori nello stato di Washington stanno prendendo in considerazione un disegno di legge che regolerebbe il riconoscimento facciale negli spazi pubblici da parte di aziende private e pubbliche.
Anche le preoccupazioni stanno cambiando. Mentre all’inizio si concentravano sull’accuratezza della tecnologia e sui possibili pregiudizi, i legislatori che hanno partecipato alla terza udienza del Congresso sul riconoscimento facciale all’inizio di questo mese hanno iniziato a chiedersi se la tecnologia si debba utilizzare anche nel caso fosse accurata al 100 per cento.
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(rp)