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    16. Ne resterà soltanto uno

    Mancano ormai pochi giorni all’annuncio del sito di atterraggio che accoglierà la missione Philae.

    di MIT Technology Review

    Foto provino: In queste immagini sono evidenziati i cinque potenziali siti che il Landing Site Selection Group ha deciso di esaminare per restringere il campo sulla selezione del sito che accoglierà il lander Philae. Fonte: ESA

    Il 23 e 24 agosto 2014, durante un incontro del Landing Site Selection Group, sono stati identificati cinque potenziali siti di atterraggio sulla Cometa 67P/ Churyumov-Gerasimenko.

    A ciascun sito era stata assegnata una lettera identificativa (dalla A alla J) per agevolare la selezione da una lista di partenza che contava 10 possibili siti. Le lettere non rappresentano quindi alcuna classifica. Tre siti (B, I e J) sono situati sulla porzione più piccola della cometa, mentre i due siti restanti (A e C) sono situati su quello più grande.

    Le seguenti 5 foto vengono dal canale WAC di OSIRIS, di responsabilità italiana (Galileo, ora Finmeccanica), progettato per lo studio accurato delle emissioni gassose della cometa sia nel visibile che nella banda UV. Le immagini acquisite da questo canale sono utilizzate per selezionare la zona in cui si dovrà posare il lander Philae (vedi anche “15. Punti di atterraggio”). Ecco una breve descrizione delle caratteristiche di ciascun sito:

    Sito A

    Il sito A è un’interessante regione che si trova sul lobo maggiore della cometa, ma offre una buona visuale del lobo inferiore. Con buone probabilità, il terreno fra i due lobi è teatro di fenomeni di degassamento. La valutazione dei potenziali rischi di superficie, quali piccole depressioni e pendenze, e le condizioni di illuminazione, devono ancora essere esaminate ulteriormente. Fonte: ESA

    Sito B

    Il sito B, che si trova all’interno della struttura simile a un cratere visibile nel lobo minore, offre una superficie piatta ed è quindi considerato relativamente sicuro per l’atterraggio. Le condizioni di illuminazione potrebbero però porre un problema, se si considerano i piani per le ricerche a lungo termine di Philae. Occorrerà analizzare in maniera approfondita i potenziali rischi posti da rocce sporgenti che, peraltro, potrebbero anche rappresentare del materiale recentemente depositato. In questo caso, il sito potrebbe non essere sicuro quanto immaginato. Fonte: ESA

    Sito C

    Il sito C è situato sul lobo maggiore e ospita una varietà di superfici e caratteristiche peculiari, fra cui materiali più luminosi, depressioni, pendenze, colline e pianure. Immagini con maggiore risoluzione saranno indispensabili per valutare i rischi posti da alcune di queste caratteristiche. Il sito è ben illuminato, e questo faciliterebbe la pianificazione delle ricerche scientifiche a lungo termine di Philae. Fonte: ESA

    Sito I

    Il sito I è una superficie relativamente piatta situata sul lobo minore che potrebbe contenere materiale più fresco. Ulteriori immagini ad alta risoluzione permetteranno di valutare l’ostilità del terreno. Le condizioni di illuminazione dovrebbero garantire la pianificazione di ricerche scientifiche a lungo termine. Fonte: ESA

    Sito J

    Il sito J presenta caratteristiche simili al sito I. Si trova anch’esso sul lobo minore, presenta interessanti caratteristiche superficiali e offre una buona illuminazione. Rispetto al sito I, presenta aspetti vantaggiosi per l’esperimento CONSERT, ma ulteriori immagini saranno necessarie per determinare nel dettaglio le caratteristiche del terreno, che mostra alcune rocce e terrazze. Fonte: ESA

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