“Technology Review” pubblica la lista delle dieci tecnologie che la rivista ritiene particolarmente importanti per gli anni a venire. Si tratta di ricerche svolte nei laboratori dei settori avanzati: vere e proprie imprese tecnologiche sorprendenti che hanno creato qualcosa di completamente nuovo.
di Alexandra Goho, Kate Greene, Emily Singer, Erica Naone, Kevin Bullis, Katherine Bourzac, Jennifer Chu, Robert F. Service, Erika Jonietz, Mitchell Waldrop
Ogni anno, “Technology Review” pubblica la lista delle 10 tecnologie emergenti che la rivista ritiene particolarmente importanti per gli anni a venire. Si tratta del lavoro svolto prevalentemente nei laboratori nei settori più svariati: energia, hardware e software per computer, formazione di immagini biologiche e altri. Due di queste tecnologie – gli enzimi cellulolisici e i magnetometri atomici – sono tentativi di autorevoli scienziati di risolvere problemi critici, mentre altre cinque – gestione di eventi imprevisti, connettomica, sensori CMOS probabilistici, profilazione della realtà, servizi Web offline – rappresentano modi del tutto originali di affrontare alcune questioni. Le ultime tre – transistor in grafene, nanoradio ed energia wireless – sono imprese tecnologiche che hanno creato qualcosa completamente nuovo.
Frances Arnold è alle prese con una delle sfide più impegnative dell’industria dei biocarburanti: la progettazione di enzimi avanzati per scindere la cellulosa.
Sandy Pentland sta usando i dati raccolti dai telefoni cellulari per capire qualcosa di più sul comportamento umano e le interazioni sociali.
Jeff Lichtman vuole chiarire il funzionamento del cervello e delle malattie con nuove tecnologie che mettono a nudo l’ingarbugliata rete dei circuiti neurali.
Kevin Lynch ritiene che le applicazioni informatiche diventeranno più potenti se sfrutteranno pienamente il browser e il computer desktop.
Una nuova forma di carbonio sperimentata da Walter de Heer apre la strada a processori per il computer veloci e compatti.
I minuscoli sensori di campo magnetico di John Kitching potrebbero spingere l’imaging topografico dove non si è mai avventurato.
Il fisico Marin Soljacic vuole diffondere globalmente l’elettricità wireless.
Le minuscole radio di Alex Zettl, costituite da nanotubi, porteranno a sviluppi positivi in settori diversi, dai telefoni cellulari alla diagnostica medica.
Krishna Palem ritiene che l’introduzione di qualche livello di incertezza nei chip computerizzati potrà aumentare la vita delle batterie negli apparecchi mobili e forse anche la durata della Legge di Moore.
Secondo Eric Horvitz, la combinazione di enormi quantità di dati, analisi della psicologia umana e apprendimento meccanico possono consentirci di fronteggiare eventi sorprendenti.
Per ascoltare i ricercatori del TR10 che illustrano le loro tecnologie, ci si può collegare a technologyreview.com/tr10.